Coppa Italia – Qualifiche Camp. Italiani Assoluti di Distensione su Panca
COACH, SONO PROMOSSO?
Se l’anno scorso mi avessero chiesto di provare a portare dei ragazzi in FIPE a gareggiare, avrei certamente risposto con un secco “NO”.
Per mancanza di tempo, per la poca fiducia in me stesso e per il percorso ancora acerbo che stavo seguendo (e che tutt’ora seguo: sollevamento pesi e powerlifting) .
Ma la voglia era talmente tanta, che alcuni miei compagni in palestra erano così desiderosi di provare una gara di distensione su panca, che un pò per gioco, un pò per provare il brivido di allenare, ho provato a coordinare i lavori a livello molto amatoriale.
Non avendo mai avuto esperienze dirette nell’allenare, quando si sono presentati 2 dei 4 ragazzi (che il 6 Aprile hanno gareggiato per la coppa Italia) l’ansia era tanta.
Considerando che questi avevano scarsa mobilità, una panca alla fitness con tanto di rimbalzo, tanta forza inespressa, ho dovuto ripartire dalle basi.
Come portare in 1 mese e mezzo/2 questi ragazzi in gara?
Appunto ripartendo dalle basi. Bilanciere vuoto, ricercando le posizioni principali, imparando a gestire il corpo.
Macinando ripetizioni su ripetizioni cercando di massimizzare il loro rendimento, nel poco tempo che avevo a disposizione.
Avendo una cultura derivante principalmente dalla pesistica (sport che pratico), la panca andava allenata tutti i giorni, con varianti per correggere i punti morti, cercando di pulire gli errori nell’ alzata. La cura quasi maniacale della tecnica è stato un punto fisso. La panca doveva avere la stessa attenzione di uno strappo o di uno slancio, stessa cura, senza scuse.
Che il bilanciere avesse 40 kg o fosse caricato sul MASSIMALE, il movimento doveva essere sempre uguale.
Oggi alla gara, dopo quasi 2 mesi i ragazzi hanno portato a casa dei risultati soddisfacenti, tra cui due podi e uno mancato.
Topuntoli Matteo 120 kg cat 85
Raiano Vincenzo 130 kg cat 94
Sampieri Mauro 137 kg cat 105
Castelli Alessandro 135 kg cat +105
Considerando che tutti avevano ampio margine, con 3 alzate bruciate a causa dell’agitazione (fermo mancato, altrimenti Sampieri avrebbe spinto i 145 kg in terza e Castelli i 145 kg in seconda ecc) il lavoro è ancora tanto, ma i ragazzi hanno già dimostrato un incredibile dedizione e passione!
Dal proverbio italiano “chi molto pratica, molto impara.” l’esperienza la si fa sul campo, leggendo e informandosi ma soprattutto vivendola, e in questo anno da agonista l’ho capito molto bene.
Ringrazio coach Alessandro Brunello e tutta la squadra per l’aiuto fornito!
Simone Panizza